Fiabe per educare e divertire

Fiabe e favole: come strumenti educativi

Con c’era una volta … possono iniziare sia le fiabe che le favole, ma c’è una differenza essenziale tra le due che pochi conoscono. Spesso vengono usate come sinonimi (anche da noi), ma in realtà non lo sono. Infatti le favole sono delle narrazioni da cui si evince sempre una morale esplicita. I personaggi sono per lo più animali o personaggi stilizzati che rappresentano vizi e virtù umane. Un esempio famoso di favola tradizionale è quella della cicala e la formica.

Le fiabe invece sono quei racconti fantastici in cui il protagonista parte da una situazione, più spesso di svantaggio, e persegue un obiettivo per arrivare ad una situazione di vantaggio. L’avventura è proprio quella di portare a termine un’impresa, risolvendo dei problemi e superando delle difficoltà. 

“In ogni intervento che abbia una finalità vagamente educativa la fiaba può essere un prezioso alleato.” Si legge in un articolo dell’ISFAR (Istituto Superiore di Formazione Aggiornamento e Ricerca).

Soprattutto dai 2 anni i bambini trovano un grande giovamento nell’ascoltare le favole, che continuerà anche dopo i 6 anni, quando inizieranno a leggerle da soli.

 8 buoni motivi per raccontare fiabe ai bambini

  1. Fortificano l’interconnessione con i genitori: la fiaba diventa una specie di rito affettivo che infonde sicurezza al bambino, oltre che dare un buon esempio, come l’abitudine alla lettura.
  2. La fiaba ha una valenza educativo-relazionale in quanto aiuta
    il bambino nella conoscenza di relazioni positive (aiuto, collaborazione,
    solidarietà etc…) e negative (gelosia, menzogna, rivalità etc..), ma soprattutto può osservare le conseguenze di queste emozioni nelle relazioni umane.
  3. Accresce le competenze linguistiche, infatti il bambino ascoltando comincia ad imparare indirettamente nuovi termini e tempi verbali via via più complesse.
  4. Secondo lo psicologo e pedagogista Bruner ascoltare fiabe stimola lo sviluppo del pensiero narrativo, ossia quell’abilità cognitiva che permette di organizzare la propria esperienza in forma narrativa. La narrazione stimola i processi di elaborazione, interpretazione e comprensione che permettono di strutturare la propria esistenza e costruire significati condivisi.
  5. La risoluzione rigorosamente positiva della fiaba insegna quanto sia fondamentale impegnarsi per raggiungere quel che si vuole.
  6. Apprendere nuovi schemi comportamentali e nuove soluzioni ai problemi. Negli anni ’70 venne il dubbio che personaggi come le streghe, il lupo cattivo, etc. potessero traumatizzare i bambini, in realtà è un
    bene che il bimbo possa vivere le emozioni suscitate protetto dalla presenza del lettore/genitore, in questo modo, non essendo il personaggio diretto, riesce a elaborare le emozioni autonomamente.
  7. Le fiabe contribuiscono allo sviluppo emotivo-affettivo, giacché il bambino si affeziona ai personaggi e si immedesima con loro, questo favorisce il riconoscimento delle proprie emozioni e il potergli
    dare un nome.
  8. Tramite le fiabe il bambino acquisisce legami causa-effetto, sequenze temporali, elementi logici e fantastici.

 

In sintesi le fiabe educative per bambini, che siano narrate o co-costruite, favoriscono lo sviluppo delle facoltà cognitive, emotive, linguistiche e relazionali/sociali. Ore che ne conosciamo meglio il valore educativo concludiamo con un repertorio di fiabe e favole per tutti i gusti; corte, lunghe, da poter leggere, vedere o ascoltare.

Fonti:

– http://www.pedagogiaclinicaconegliano.it/pedagogia/articoli-blog/10-educazione/20-la-fiaba-un-importante-strumento-educativo
– https://www.isfar-firenze.it/formazione/la-fiaba-valore-educativo-e-psicologico-per-lo-sviluppo-della-persona/

– https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=85871

Per approfondimenti:
– https://www.criticamentepsi.it/unipi/articolo/la-fiaba-come-valore-e-strumento-educativo
– https://docplayer.it/6875589-Il-valore-pedagogico-delle-fiabe-postumo-di-rocco-federico.html